Interpellare l'ente in materia tributaria

Descrizione

Interpellare l'ente in materia tributaria

Il contribuente può chiedere chiarimenti al Comune, in relazione a un caso concreto e personale, in merito all'interpretazione, all’applicazione o alla disapplicazione di norme tributarie locali presentando domanda di interpello. É possibile formulare un quesito sui seguenti tributi:

  • IMU (imposta municipale propria)
  • TASI (Tributo per i Servizi Indivisibili).

Le tipologie di interpello applicabili nel caso di tributi locali sono:

  • ordinario: per chiarimenti sulla corretta interpretazione delle norme tributarie
  • antiabuso: per chiedere all'Amministrazione un parere riguardo l'applicazione della disciplina sull'abuso del diritto di specifici atti.

In ogni caso, la domanda deve contenere l’esposizione in modo chiaro e univoco della soluzione proposta.

Quando la risposta non è comunicata al contribuente, il silenzio equivale a condivisione, da parte del Comune, della soluzione prospettata dal contribuente.

Approfondimenti

La risposta del Comune ha efficacia solamente nei confronti del contribuente che ha presentato domanda di interpello e limitatamente al caso personale. Tuttavia, salvo modifica, l'efficacia della risposta si prolunga in tutte le successive occasioni analoghe e riconducibili a quelle prospettate nella domanda.

La risposta vincola il Comune, che non potrà emettere atti di accertamento e di applicazione di sanzioni contrastanti.

La presentazione della domanda di interpello non ha effetto sulle scadenze previste dalle norme tributarie, né sulla decorrenza dei termini di decadenza e non comporta interruzione o sospensione dei termini di prescrizione.

Il Comune ha facoltà, in qualsiasi momento, di comunicare al contribuente una differente risposta allo scopo di rettificare quella precedentemente fornita.